Egeria 22/2025

Rivista semestrale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana (ISSRT) «Santa Caterina da Siena»

Vai alla pagina principale della Rivista

Contributi di Pietro Leandro Di Giorgi, Donatella Scaiola, Barbara Rzepka, Sergio Angori, Alphonse Borras, Alessandro Cortesi

Compra su Nerbini.it
Egeria 22/2025

Donatella Scaiola

Metafore divine nel Libro dei Dodici. Alcuni esempi scelti


Abstract

Il presente contributo è dedicato alle metafore divine che si trovano nel Libro dei Dodici, un tema non molto sviluppato negli studi in lingua italiana. Questo saggio intende offrire un contributo alla riflessione, che rimane però parziale, nel senso che non affrontiamo il tema in maniera esaustiva, ma ci limitiamo a presentare un quadro generale dei vari tipi di metafore che vengono utilizzate per parlare di Dio nel Libro dei Dodici e poi ne approfondiamo alcune tratte da Osea.
La ragione di questa scelta è presto detta: metafore e similitudini divine non sono equamente distribuite nei singoli scritti che compongono il Libro dei Dodici. Alcuni rotoli infatti non contengono affatto metafore o similitudini divine (o almeno ne indicano poche), ad esempio, Abdia, Giona, Naum, Aggeo e Malachia, mentre altri, soprattutto Osea e Michea, presentano un gran numero di esempi.
Si noti, inoltre, che le metafore divine presenti nel Libro dei Dodici appartengono ad alcuni ambiti fondamentali: antropologico, teriomorfo e cosmico. Metafore appartenenti ai medesimi campi semantici sono presenti anche all’interno dei grandi profeti (Isaia, Geremia ed Ezechiele), ad esempio, il paragone tra Dio e un leone, mentre altre sono specifiche dei Dodici (Dio come tarma o larva). Esistono poi metafore e similitudini divine analoghe sia nei grandi profeti che nei Dodici, dove, però, vengono sviluppate in modo specifico, come vediamo a proposito della rugiada. Chiariamo in primo luogo i nostri presupposti di tipo metodologico, poi presentiamo un elenco delle principali metafore divine che compaiono nel Libro dei Dodici, commentandole anche brevemente, per concentrare infine l’attenzione su tre esempi specifici tratti da Osea.

This paper is devoted to the divine metaphors found in the Book of the Twelve, a topic not much developed in Italian-language studies. This essay intends to offer a contribution to reflection, which remains partial, however, in the sense that we do not address the topic exhaustively, but merely present an overview of the various types of metaphors that are used to talk about God in the Book of the Twelve and then we delve into some of them from Hosea.
The reason for this choice is quickly stated: divine metaphors and similes are not equally distributed in the individual writings that make up the Book of the Twelve. Some scrolls in fact contain no divine metaphors or similes at all (or at least indicate few), e.g., Obadiah, Jonah, Naum, Haggai, and Malachi, while others, especially Hosea and Micah, present a large number of examples.
It should also be noted that the divine metaphors found in the Book of the Twelve belong to some basic areas: anthropological, theriomorphic and cosmic. Metaphors belonging to the same semantic fields are also present within the great prophets (Isaiah, Jeremiah and Ezekiel), for example, the comparison between God and a lion, while others are specific to the Twelve (God as a moth or larva). There are then similar divine metaphors and similes in both the great prophets and the Twelve, where, however, they are specifically developed, as we see in regard to the dew. Let us first clarify our methodological assumptions, then we present a list of the main divine metaphors that appear in the Book of the Twelve, even commenting on them briefly, and finally focus attention to three specific examples from Hosea.

Citazione:

D. Scaiola, Metafore divine nel Libro dei Dodici. Alcuni esempi scelti, in Egeria 14/22 (2025), 35-49