Quali riforme istituzionali per una Chiesa sinodale?

Questo articolo esamina le riforme istituzionali necessarie dopo la celebrazione della XVI Assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi, il cui tema era «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione». Lo fa sulla base del Documento finale dell’Assemblea sinodale, che papa Francesco ha fatto proprio e approvato. Dopo alcune riflessioni sullo statuto di questo documento, ora cofirmato da papa Francesco e dall’Assemblea sinodale, e alcune precisazioni sul concetto di sinodalità (di cui l’autore deplora l’inflazionata retorica), espone una serie di elementi che dovrebbero dar luogo a riforme istituzionali. Queste riforme sono tanto più attese in quanto, essendo una tappa importante nella ricezione del concilio Vaticano II, il cammino sinodale «prolunga la sua ispirazione e ravviva la sua forza profetica per il mondo di oggi» (DF 5 in fine).

This article looks at the institutional reforms needed following the celebration of the XVI Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops, whose theme was “For a synodal Church: communion, participation, mission”. It does so on the basis of the Final Document of the Synodal Assembly, which Pope Francis has endorsed and approved. After some reflections on the status of this document, now co-signed by Pope Francis and the Synodal Assembly, and some clarifications on the concept of synodality (whose inflationary rhetoric the author regrets), he sets out a series of elements that should give rise to institutional reforms, These reforms are all the more eagerly awaited since, as a major stage in the reception of the Second Vatican Council, the synodal journey “prolongs its inspiration and revives its prophetic force for today’s world” (FD 5 in fine).