Ripensare l'insegnamento religioso

a cura di Alessandro Cortesi e Giovanni Ibba

Contributi di Alessandro Cortesi, Giovanni Ibba, Brunetto Salvarani, Pietro L. Di Giorgi, Piergiorgio Grassi, Beatrice Iacopini, Flavio Pajer, Lino Prenna, Alfredo Jacopozzi, Giuliana Migliorini, Marco Pietro Giovannoni, Daniel Noffke, Eric Noffke

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Ripensare l’insegnamento religioso

Alfredo Jacopozzi

Teologia e scienza delle religioni: una nuova epistemologia


Abstract

All’inizio del XX secolo la critica storica, unita alle scienze umane che si occupavano del fenomeno religioso – come la storia, la sociologia, la psicologia, l’antropologia culturale –, ha investito la teologia in modo dirompente e definitivo. Tali scienze, divenute presto la struttura di fondo della «scienza delle religioni», hanno trovato nuovo slancio a partire dalla separazione netta che si creò tra teologia e nuova mentalità scientifico-religiosa. A contribuire a questa forbice culturale ci pensò quel fenomeno che nella Chiesa prese il nome di «modernismo», mentre, con uno sguardo più sociologico, fu formulato da M. Weber come «disincanto del mondo». Fu un momento storico di forte razionalizzazione della fede religiosa che andava di pari passo ad un controllo razionale del mondo. In questo versante storico-critico, antropologico e psicologico, la nuova scienza delle religioni realizzò una rivoluzione copernicana che si insinuò entro le Facoltà teologiche fino ad allora piuttosto protette nelle loro acquisizioni.

Citazione:

A. Jacopozzi, Teologia e scienza delle religioni: una nuova epistemologia, in Ripensare l’insegnamento religioso, Nerbini, Firenze 2025, 89-96

DOI: 10.12875/Eg178-009