Vivens Homo 33/2

Rivista semestrale di Teologia e Scienze religiose della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale

Contributi di Sandra Niccoli e Luca Maria De Felice, Paolo Collini, Filippo Belli, Simone Duchi, Davide Mazzoni, Luciano Tallarico, Luigi Sartori, Angelo Pellegrini, Lamberto Crociani

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Vivens Homo 33/2

Filippo Belli

Di paradosso in paradosso. Alcune riflessioni sulla misericordia di Dio a partire da Romani 9–11


Abstract

Una rilettura dei capitoli 9–11 di Romani nella prospettiva dell’agire misericordioso di Dio ci mostra da una parte un’anomala situazione per l’Israele storico che aveva tutto per credere al vangelo ma non vi è giunto, e dall’altra una parallela anomalia, ovvero la chiamata inaspettata dei gentili a partecipare delle promesse di Dio. L’agire misericordioso di Dio si rivela, quindi, come eccedente le umane prospettive, ma capace anche di dispiegare un piano di salvezza che sia comprensivo di tutti (Rm 11). Solo assimilando questo smisurato, non calcolabile, modo di agire di Dio, si può accogliere nella sua totalità la rivelazione cristiana e accoglierla come misura propria della vita. 

A re-reading of chapters 9–11 of Romans from the perspective of God’s merciful action shows us on the one hand an anomalous situation for historical Israel which had everything to believe in the Gospel but did not get there, and on the other a parallel anomaly, or the unexpected call of the Gentiles to partake of God’s promises. A re-reading of chapters 9–11 of Romans from the perspective of God’s merciful action shows us on the one hand an anomalous situation for historical Israel which had everything to believe in the Gospel but did not get there, and on the other a parallel anomaly, or the unexpected call of the Gentiles to partake of God’s promises. 

Citazione:

F. Belli, Di paradosso in paradosso. Alcune riflessioni sulla misericordia di Dio a partire da Romani 9–11, in Vivens Homo 33/2 (2022), 257-270