L’indirizzo didattico degli ISSR per lo studio delle religioni a scuola

«Per lo studio delle religioni», leggo nel titolo assegnatomi. Il plurale «religioni» mi crea subito un dilemma: vogliamo qui intendere l’universo delle religioni in generale, percepite secondo l’accezione corrente, intendere cioè quel magma indistinto e incircoscrivibile di religioni «altre» dal cristianesimo, o possiamo piuttosto restringere il campo visuale e concettuale a un più preciso ceppo di religioni, qual è, per esempio, quello delle tre classiche religioni monoteiste, riconosciute universalmente come le tradizioni fondanti – originarie e complementari pur nella loro irriducibile distinzione – di tanta parte del comune patrimonio di valori etico-simbolici iscritti nella cultura occidentale, e in particolare in quella mediterranea e italiana?