Ripensare l'insegnamento religioso

a cura di Alessandro Cortesi e Giovanni Ibba

Contributi di Alessandro Cortesi, Giovanni Ibba, Brunetto Salvarani, Pietro L. Di Giorgi, Piergiorgio Grassi, Beatrice Iacopini, Flavio Pajer, Lino Prenna, Alfredo Jacopozzi, Giuliana Migliorini, Marco Pietro Giovannoni, Daniel Noffke, Eric Noffke

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Ripensare l’insegnamento religioso

Piergiorgio Grassi

Società pluralista e didattica delle religioni


Abstract

Il testo di Lino Prenna, Dio fece tre anelli, ha una sua pressante attualità, pur essendo una ripresa di temi e di problemi affrontati da tempo. Questa recente edizione, riveduta e aggiornata, ha ancor più un legame con il presente. È come una proposta molto documentata da un serio studioso del fenomeno religioso e da un fine pedagogista, che provoca a pensare di più e a pensare diversamente. Flavio Pajer nella sua curata introduzione afferma che il volume assomiglia ad un sillogismo classico (con due premesse ed una conclusione), che riassume l’intera serie di capitoli: se il fenomeno religioso è ovunque costitutivo delle culture umane e se il compito specifico della scuola è «educare istruendo» (educare-istruendo è un nozione chiave della proposta di Prenna), allora compete istituzionalmente alla scuola, alla scuola di tutti, educare l’alunno, istruendolo anche sulla religione. La conclusione del sillogismo richiama la necessità di una «disciplinarizzazione dell’insegnamento-apprendimento religioso esteso a tutti gli studenti». Tenuto conto di quanto è avvenuto nel tempo – dai dibattiti intensi alla fine degli anni ’60 e per tutti gli anni ’70, alla svolta avvenuta con gli esordi del processo di revisione del Concordato – sembra potersi dare oggi una doppia possibilità: «mantenere l’insegnamento della religione cattolica e insieme offrire un insegnamento culturale, conoscibile e trasmissibile mediante una grammatica comune, aperto alla totalità della popolazione scolastica ».

Citazione:

P. Grassi, Società pluralista e didattica delle religioni, in Ripensare l’insegnamento religioso, Nerbini, Firenze 2025, 47-54

DOI: 10.12875/Eg178-004