Archivio Teologico Torinese 2024/1

Intelligenza artificiale (e dintorni) alla prova di filosofia e teologia
Rivista della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – Sezione di Torino

Contributi di Amos Corbini, Luca Margaria, Mauro Grosso, Alberto Piola, Alessandro Picchiarelli, Antonio Sacco, Gian Luca Carrega, Alberto Nigra, Steven Umbrello, Alessandro Mantini, Marco Sanavio

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Archivio Teologico Torinese 2024/1

Amos Corbini

Uomo e tecnica. Spunti per una riflessione nel pensiero medievale


Abstract

Il contributo suggerisce due modi in cui il pensiero dell’Età di mezzo può presentare elementi di interesse nella discussione sui problemi dell’attuale rivoluzione tecnologica e digitale. Il primo è il fatto che il pensiero cristiano medievale a partire dal XII secolo non ha disprezzato le innovazioni tecnologiche di quel tempo come filosoficamente prive di valore: da Ugo di San Vittore in poi troviamo infatti alcune interessanti riflessioni filosofiche sulla natura, la portata e l’importanza per l’uomo dello sviluppo della tecnologia. Il secondo affonda le sue radici nel generale atteggiamento di ottimismo metafisico tipico del Medioevo latino, che ha uno dei suoi principali corollari nell’idea della suprema dignità dell’uomo e della sua centralità nella creazione. Basandosi sulla tradizione patristica, da Giovanni Scoto Eriugena a Roberto Grossatesta e oltre, il pensiero medievale stabilì che il microcosmo umano è il centro dell’intera creazione e che tutte le cose naturali sono dirette a lui come al loro fine ultimo. A partire da questi fatti storici sono suggerite due considerazioni conclusive.

The paper suggests two ways in which medieval thought can provide us with some interesting elements for discussing the problems of the current technological and digital revolution. The first is the fact that medieval Christian thought from the XIIth century did not despise technological innovations of the time as philosophically invaluable: from Hugues of Saint Victor onwards, we find some interesting philosophical reflections on the nature, scope and significance of technological development for mankind. The second is rooted in the general attitude of metaphysical optimism that was typical of the Latin Middle Ages and which was reflected above all in the idea of the supreme dignity of man and his central place in creation. Starting from the patristic tradition, from Johannes Scottus Eriugena to Robert Grosseteste and beyond, medieval thought established that the human microcosmus is the center of all creation and that all natural things are oriented towards it as their ultimate goal. Two conclusions can be drawn from these historical facts.

Citazione:

A. Corbini, Uomo e tecnica. Spunti per una riflessione nel pensiero medievale, in Archivio Teologico Torinese 30/1 (2024), 13-34